Cosa si intende per PASSIVHAUS?

Lo standard Passivhaus nasce nel maggio 1988 da una collaborazione tra Bo Adamson dell’Università di Lund in Svezia e Wolfgang Feist dell’Institut für Umwelt und Wohnen (Istituto per l’Ambiente e l’Edilizia) in Germania.

Il Passivhaus Institut è stato fondato nel settembre 1996 a Darmstadt per promuovere e controllare lo standard.

Da allora sono state costruiti migliaia di edifici Passivhaus, fino a superare le 25.000 unità nel 2010, ma si presume che il numero si attesti intorno alle 40.000 unità. La maggior parte si trova in Germania ed Austria, ma ne sono state realizzate svariate in altri Paesi del mondo e anche in Italia il numero è in aumento.

Quali sono le caratteristiche di una Passivhaus?

Una Passivhaus è un edificio che deve rispettare determinati criteri, fra cui il fabbisogno termico per riscaldamento ed il fabbisogno frigorifero per raffrescamento che devono rimanere al di sotto di 15 KWh/mq anno, il fabbisogno di energia primaria deve essere minore di 120 KWh/mq anno ed il valore n50 deve risultare in opera minoe di 0.6 h-1.

Queste prestazioni si ottengono con una progettazione molto attenta, specie nei riguardi del sole, con l’adozione di isolamento termico ad altissime prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante l’adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico.

Ecco i 5 punti fondamentali richiesti dallo standard Passivhaus:

Ottima protezione termica di tutti gli elementi costruttivi dell’involucro termico dal pavimento alle pareti esterne fino al tetto;

  1. Finestre e portafinestre con doppi/tripli vetri basso emissivi con un elevato valore di fattore solare g e telai molto ben coibentati; accurata progettazione e controllo degli apporti solari passivi progettando accuratamente le superfici finestrate, eventualmente differenziate per ogni lato dell’edificio, garantendo al contempo assenza di surriscaldamento estivo;
  2. Esecuzione a regola d’arte della protezione termica fino ai minimi dettagli con riduzione al minimo di tutti i ponti termici;
  3. Tenuta all’aria degli elementi costruttivi esterni verificata mediante test di pressione Blower Door;
  4. Ventilazione controllata con recupero di calore particolarmente efficiente per evitare dispersioni di calore e garantire al contempo un’idonea qualità di aria interna.